La papaya è una pianta da frutto che si coltiva nei paesi tropicali, precisamente in America Centrale. La pianta può produrre dai 30 ai 150 frutti l’anno che vengono raccolti appena compaiono tracce di colore giallo sulla buccia, maturando poi in 4-5 giorni. Il frutto della papaya non ancora maturo contiene un lattice da cui si estrae un liquido biancastro inodore chiamato papaina, un enzima che ammorbidisce la carne e contrasta la solidificazione della gelatina. La papaina, che si può ricavare anche da altre parti della pianta come le foglie o la corteccia, viene usata anche nella fabbricazione della birra, nel campo della cosmesi, in medicina e per produrre gomme da masticare.
I frutti della papaya hanno la forma allungata, possono essere verdi, gialli, arancioni o rosa e possono raggiungere i 9 kg di peso anche se, per esigenze di mercato, non devono superare i 500-600 g per pezzo.
Papaya: proprietà e controindicazioni
Ricca di acqua, vitamine e carboidrati, la papaya sembra avere numerose proprietà:
- Sedativo della tosse
- Proprietà antiossidanti
- Favorisce la digestione
Vi sono studi recenti, invece, che sembrerebbero ipotizzare un rischio in termini di fertilità maschile legato all’eccessivo consumo di detto alimento, inoltre, la presenza del lattice come componente dello stesso frutto può provocare reazioni allergiche anche gravi.
Papaya in cucina
La papaya in cucina può essere utilizzata in molti modi: In Thailandia il frutto acerbo, tagliato a julienne, serve come base per il Som Tam, nota anche come "papaya salad". Deliziosa al naturale, la papaya può essere aggiunta a yogurt, budini, sorbetti e gelati. Alle macedonie deve essere aggiunta al momento del servizio perché tende ad ammorbidire gli altri frutti. La papaya verde può sostituire in molte ricette la zucca invernale. I semi invece possono essere macinati e utilizzati come il pepe.