Il nome salsa deriva dal latino, femminile di salsus che significa salato.
Livio Cerini da Castegnate scriveva che l’idea di salsa deve essere nata quando l’uomo preistorico portò per caso alle labbra un dito intinto in quel qualcosa che colava da un agnello allo spiedo e avendolo trovato piacevole pensò di raccogliere quel qualcosa e di versarlo sulle lumache cotte nella cenere.
La salsa è un condimento più o meno liquido, caldo o freddo, che viene utilizzato per cucinare, accompagnare o completare determinate preparazioni.
Esistono tanti tipi di salse: madre, derivate, emulsionate, ma tutte devono avere caratteristiche imprescindibili:
La salsa deve essere:
- lucida, cioè deve apparire gradevole alla vista;
- legata, cioè non deve essere assolutamente liquida;
- nappante, cioè deve avere una consistenza tale da ricoprire e decorare un cibo;
- priva di grumi all’interno, cioè deve essere perfettamente amalgamata in modo da non avere ammassi di sostanze solide;
- di colore appetibile, cioè non deve avere colori che suscitino nel commensale sensazioni poco piacevoli.
Ma quali sono le salse più amate?
Secondo un sondaggio commissionato da AIDEPI (associazione industrie del dolce e pasta italiana) e WELOVEPASTA.IT – le salse più amate sono:
- Ragù alla bolognese;
- Salsa di pomodoro e basilico;
- Pesto;
- Amatriciana;
- Cacio e pepe.