I semi di chia (dall’azteco “forza”) sono semi originari da una pianta che fa parte della famiglia della menta e che si trova in Sudamerica. Coltivata già dagli Aztechi, la tradizione vuole che fosse così pregiata da essere oggetto di tributo delle popolazioni locali ai vari re.
Ricchissimi di Omega 3 e Omega 6, i semi di chia (che possono essere rossi, bianchi e neri) sono degli ottimi sostituti dell’olio di pesce, mentre l’assenza di glutine li rendono adatti proprio a tutti, anche ai celiaci.
Semi di chia: caratteristiche
Le caratteristiche nutrizionali dei semi di chia sono le seguenti:
- La più grande fonte vegetale di Omega 3 (8 volte in più rispetto al salmone)
- 7 volte in più di Vitamina C rispetto alle arance
- 5 volte in più di Calcio rispetto al latte
- 3 volte in più di Ferro rispetto agli spinaci
- 2 volte in più di Potassio rispetto alle banane
- 15 volte in più di Magnesio rispetto ai Broccoli
- Alta percentuale di Sali minerali
Se assunti in grande quantità, i semi di chia possono causare effetti collaterali quali gonfiore addominale ed effetti lassativi, per questo e la quantità raccomandata quotidianamente non dovrebbe superare i 25 g.
Semi di chia in cucina
In cucina i semi di chia possono essere utilizzati per dare croccantezza e gusto alle insalate, per ricoprire carne e pesce anche nelle panature, o per aromatizzare l’impasto di pane, taralli e grissini.
Si raccomanda la conservazione in luogo fresco e asciutto, lontano da fonti di luce e calore; in estate è meglio conservarli in frigorifero.