Parlando strettamente del mondo dell’hospitality dobbiamo menzionare il fenomeno braggy, evoluzione del selfie: sono foto messe in rete appena arrivati in hotel, nei primi 10 minuti di vacanza.
Un modo molto social di vantarsi, che per l’industria ricettiva è pubblicità a costo zero. Secondo un’indagine di Hotels.com la maggior parte dei braggies riprende la vista dalla finestra della propria camera, un’immagine del letto o il paesaggio esterno, e sono tanti gli hotel che hanno sfruttato questo fenomeno a proprio favore: il Mandarin Oriental di Parigi, ad esempio, offre il pacchetto “Selfies a Parigi” che comprende una Mercedes Classe E con autista a disposizione degli ospiti per tre ore, la connessione Wi-Fi in camera e fornisce, non a caso, un elenco dei migliori punti di Selfie in Parigi. Gli ospiti, poi, possono vincere un soggiorno di una notte gratuita taggando l’hotel nel selfie, in modo da aumentarne la reputazione sui vari social network.
Altra struttura intraprendente in tal senso è l’Hotel Grand Bretagne di Atene che ha addirittura al suo interno un “punto Selfie” precisamente sul tetto, predisposto in modo che gli ospiti possano scattare la foto perfetta con l’Acropoli sullo sfondo.
Il 1888 Hotel a Sydney, invece, consente agli ospiti che scattano i selfie nella hall, una volta caricati e taggati su Instagram, di rivederli immediatamente sugli schermi al banco del ricevimento.
A conferma dell’espansione del fenomeno braggy è il sondaggio online della catena Marriott Hotel che ha menzionato, tra le innovazioni preferite, delle prolunghe per effettuare i selfie più agevolmente.
Punti e benefit per chi posta l’hotel
Per agevolare questo fenomeno è sempre più diffuso negli hotel il WiFi gratuito, con l’aggiunta di benefit ad hoc per chi posta immagini dell’albergo. Kimpton Hotels, ad esempio, offre, a chi condivide immagini sui social media, la connessione gratuita e un voucher per la SPA. Marriott, invece, ha lanciato il programma PlusPoints che consente di accumulare punti con le attività sui social network.
Negli Stati Uniti i contest fotografici sono diffusissimi: il Lansdowne Resort a Leesburg in Virginia e l’hotel modera Portland in Oregon hanno stanziato più di 15.000 dollari tra premi e soggiorni omaggio per gli ospiti che pubblicano selfie della loro vacanza.
Anche nel fenomeno braggy i mercati emergenti ritornano protagonisti: risultano più attivi sui social media la Cina, il Brasile, l’Argentina e il Vicino Oriente (fonte Euromonitor International, cit. Pew Research Center Report).