Il profilo social, regole suggerimenti per lo “Chef 4.0”

L’importanza della presenza online non è più oggetto di discussione. Ciò che è importante trasmettere ora è la necessità di essere attivi, con contenuti adeguati, cadenzati, e studiati per emergere in quello che è a tutti gli effetti un mercato altamente competitivo. Impostare un progetto social vincente, infatti, non è così facile come sembra: richiede tempo e una risorsa che vi si dedichi, può essere una soluzione quella di prendere in considerazione la possibilità di allocare un budget mensile per lo studio del piano editoriale. Che ci si avvalga di una consulenza esterna o si faccia tutto in casa, le buone pratiche restano le stesse: considerando una media di 6 post al mese per Instagram e Facebook, con circa 3 piatti a settimana, è bene prevedere quali saranno le uscite con almeno un mese di anticipo. Le uscite devono essere programmate in base al menù e alla stagionalità ma soprattutto con una logica orientata alla conversione: i piatti che in base al food cost risultano più remunerativi devono essere protagonisti del piano editoriale. Un altro aspetto su cui vale la pena puntare è l’abbinamento del piatto con il vino, per andare ad incidere ancora di più sullo scontrino. Per emergere però, non basta prevedere cosa postare con anticipo, è anche necessario rispettare i formati che i social premiano, postare negli orari vincenti (per i ristoranti: prima e dopo l’ora di pranzo), usare un linguaggio informale che si rivolga direttamente al consumatore, dandogli del tu, puntare sullo storytelling, usare un impatto visivo accattivante e cromaticamente coerente. Ma non è finita qui, per farsi conoscere è anche fondamentale investire in visibilità, andando alla ricerca di utenti soprattutto in base ad un criterio territoriale: cercando persone che vivono nei dintorni del proprio centro o in località target (prevedendo di spendere circa 50 € ogni due settimane).